di: Enrico Casale | 8 Ottobre 2024
L’Associazione bancaria dello Zimbabwe (Baz) ha denunciato le nuove misure di rafforzamento del tasso di cambio adottate dalla Banca centrale, che ha svalutato lo Zimbabwe Gold, nel tentativo di regolare un tasso di cambio parallelo fuori controllo. Dopo che i rivenditori si sono lamentati delle distorsioni monetarie e di prezzo conseguenti al parallelismo più ampio tra il tasso di cambio ufficiale e il tasso di cambio di strada, l’Istituto centrale ha aumentato il tasso di riferimento dal 25% al 35%. Tuttavia, le banche dello Zimbabwe hanno affermato che la nuova misura ha il “potenziale di vedere un aumento dei prestiti in sofferenza” oltre a far aumentare il costo del capitale, con i maggiori costi di prestito destinati a “rinviare gli investimenti e l’espansione” delle aziende. Secondo i banchieri, il nuovo tasso di interesse di riferimento potrebbe anche comportare “un aumento dei prezzi e, di conseguenza, dell’inflazione”.
Dopo l’annuncio della nuova politica monetaria, nei giorni scorsi il ministro delle Finanze, Mthuli Ncube, ha dichiarato che il governo aumenterà gli stipendi dei dipendenti pubblici in linea con il nuovo tasso di cambio. Tuttavia, economisti e istituzioni finanziarie ritengono che l’impatto sarà più pronunciato sul settore privato, in particolare sugli operatori più piccoli.
“Le aziende che dipendono dai prestiti per gestire il flusso di cassa, in particolare le piccole e medie imprese, faranno fatica a mantenere le operazioni a causa dei pagamenti di interessi più elevati”, ha affermato il Baz. I banchieri dello Zimbabwe hanno ora chiesto la convergenza dei tassi di cambio ufficiali e paralleli e il miglioramento della trasparenza del mercato da parte del governo. Sono anche preoccupati che “se il tasso di cambio si indebolisse in modo significativo, ciò potrebbe portare a prezzi più alti per i beni importati, facendo aumentare l’inflazione in un’economia già in difficoltà” con l’instabilità dei prezzi.
“Gli investitori esteri potrebbero considerare un regime di cambio più flessibile come un segnale positivo, poiché riduce il rischio di svalutazioni improvvise e consente loro di valutare il rischio valutario in modo più accurato. Tuttavia, la volatilità a breve termine potrebbe comunque rendere gli investitori cauti”, ha affermato Baz in una dichiarazione.
Tuttavia, la Banca centrale ha difeso le sue nuove misure monetarie, affermando che l’aumento del tasso di interesse di riferimento della banca è una misura politica comune per ridurre la liquidità del mercato e controllare l’inflazione. Ha inoltre affermato che l’aumento dei requisiti di riserva legale al 30% sia sulla valuta locale che su quella estera aveva lo scopo di inasprire ulteriormente le condizioni monetarie e sostenere gli sforzi di stabilizzazione dell’oro dello Zimbabwe. Ha respinto la proposta dei banchieri di scaglionare i pagamenti delle riserve statutarie, affermando di credere che il tasso di cambio si sarebbe “rafforzato una volta implementate le politiche di aumento del tasso di riferimento e delle riserve statutarie”.
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