di: Redazione | 4 Luglio 2019
Inizieranno il prossimo anno i lavori per la costruzione della nuova centrale idroelettrica Batoka Gorge, un impianto da 2400 MW, al confine tra Zambia e Zimbabwe, per il quale è in corsa anche il gruppo italiano Salini-Impregilo.
Lo ha riferito l’Autorità del fiume Zambesi (ZRA), l’ente che coinvolge i due governi africani e che è chiamata a sovrintendere al progetto, in una nota diffusa ieri.
Il progetto Batoka prevede la costruzione di una diga, di centrali elettriche, strade, infrastrutture di trasmissione e abitazioni tanto in Zambia quanto Zimbabwe.
Gli studi di fattibilità sono quasi completi e lo sviluppatore del progetto dovrebbe essere selezionato entro la fine di quest’anno, precisa la nota.
“Una volta selezionato, lo sviluppatore dovrebbe iniziare i lavori nell’ultimo trimestre del 2020”, si legge nel comunicato.
A febbraio, ZRA ha operato una pre-selezione di società tra cui figura il gruppo italiano Salini-Impregilo, un consorzio tra General Electric e la cinese Power Construction Corporation e una joint venture di società cinesi Three Gorges Corporation, China International e Water Electric Corporation, China Gezhouba Group Company Ltd.
Il progetto utilizzerà un modello di finanziamento Build-Operate-Transfer (BOT) e non pone alcuna pressione fiscale su nessuno dei governi poiché non saranno richieste garanzie sovrane.
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