di: Andrea Spinelli Barrile | 9 Aprile 2025
La Banca africana per l’esportazione e l’importazione (Afreximbank) ha annunciato ieri di aver raccolto 2,2 miliardi di yuan (circa 303 milioni di dollari) nell’ambito dell’emissione obbligazionaria dei cosiddetti “panda bond”, della durata di tre anni e con un tasso di interesse annuo del 2,99%.
È la prima volta che un’istituzione finanziaria multilaterale panafricana emette un “panda bond” e la seconda volta che un emittente africano realizza questo tipo di operazione, dopo l’Egitto nel 2022. I “panda bond” sono titoli di debito emessi in Cina da entità straniere e denominati in yuan, la valuta locale. Significa che Afreximbank ha preso in prestito denaro da investitori cinesi, sul mercato cinese, in valuta cinese. L’operazione, avvenuta il 28 marzo, è stata organizzata da due importanti banche cinesi, ovvero l’Export-import bank of China e l’Industrial and commercial bank of China, che hanno supportato Afreximbank in tutte le fasi tecniche e finanziarie dell’emissione.
Accedendo al mercato obbligazionario cinese, Afreximbank amplia le sue possibilità di finanziamento: non dipende più esclusivamente dai mercati finanziari europei, americani o giapponesi ed ha avviato così una reale diversificazione che consentirà, almeno nelle intenzioni, di rafforzare la capacità di finanziamento delle proprie attività, in particolare del commercio intra-africano e del commercio estero del continente. Questa transazione costituisce anche il riconoscimento della solidità del suo profilo creditizio e del sostegno che riceve dagli investitori cinesi, afferma la stessa Afreximbank in una nota ufficiale.
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