di: Michele Vollaro | 10 Settembre 2024
La Banca Mondiale e l’Agenzia Francese per lo Sviluppo (AFD) hanno erogato più di 600 milioni di dollari all’Uganda per finanziare lo sviluppo delle infrastrutture e migliorare la gestione dei rifiuti nella capitale Kampala. L’annuncio è stato dato nei giorni scorsi dal governo ugandese e dalla Banca Mondiale.
Il pacchetto di aiuti comprende 566 milioni di dollari, provenienti in gran parte da crediti concessi dalla Banca Mondiale, e 42,7 milioni di dollari forniti dall’Agenzia Francese per lo Sviluppo (AFD), secondo quanto riportato dalle dichiarazioni ufficiali.
“La rapida espansione urbana ha evidenziato significative lacune nelle infrastrutture,” ha affermato la Banca Mondiale in un comunicato.
L’anno scorso, la Banca Mondiale aveva annunciato la sospensione dei prestiti all’Uganda dopo l’approvazione di una legge anti-LGBTQ+ particolarmente severa. In una risposta via e-mail a una richiesta di Reuters, la Banca Mondiale ha confermato che il divieto è ancora in vigore, ma che l’ultimo credito concesso all’Uganda era stato approvato prima dell’entrata in vigore della sospensione.
I cittadini ugandesi hanno più volte lamentato la scarsa gestione dei rifiuti e lo stato critico delle strade a Kampala, una città che soffre di cronico sottofinanziamento da parte del governo centrale. Lo scorso mese, una frana in una discarica alla periferia della città ha seppellito diverse abitazioni, causando la morte di almeno 35 persone mentre dormivano.
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