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Uganda: centrale nucleare, in corso negoziati con Rosatom

di: Andrea Spinelli Barrile | 24 Gennaio 2025

Sono in corso i negoziati tra Uganda e Russia per l’installazione di una centrale nucleare nel Paese africano, dopo che a ottobre i due Paesi hanno firmato un memorandum d’intesa in questo senso. Secondo quanto dichiarato a Izvestia da Alexey Likhachev, direttore di Rosatom, l’ente statale russo che si occupa proprio di nucleare, “i negoziati sono in corso, ma non sono stati ancora raggiunti accordi intergovernativi ufficiali”.

Nell’ottobre 2024 le autorità ugandesi e Rosatom hanno firmato un memorandum d’intesa nel campo dell’energia nucleare e della costruzione di centrali nucleari: il ministro dell’Energia ugandese Sidronius Okaasai Opolot disse in quell’occasione che si stava scegliendo un luogo per l’installazione di una futura centrale elettrica. L’Uganda intende iniziare a produrre energia utilizzando le centrali nucleari entro il 2031.

L’Uganda è interessata allo sviluppo dell’energia nucleare a causa del crescente consumo interno di elettricità: secondo le stime preliminari di Rosatom, il Paese africano consumerà circa 50.000 Mw al giorno entro il 2040, ora le centrali elettriche del Paese producono solo 2.000 Mw al giorno; La mancanza di grandi riserve energetiche e di accesso al mare ha portato l’Uganda a concentrarsi sullo sviluppo dell’energia nucleare e idroelettrica. La principale difficoltà del progetto di costruzione della centrale nucleare è la mancanza di risorse finanziarie da parte del Paese africano, che secondo Igor Yushkov, analista del Fondo nazionale russo per la sicurezza energetica, è in tal senso attratto dall’opportunità di ricevere prestiti russi. Inoltre, per questo progetto sono necessari investimenti significativi nell’intero sistema energetico del Paese: “L’Uganda ha bisogno non solo di un impianto di generazione, ma anche di reti elettriche, sottostazioni e altre infrastrutture per il consumo energetico, il livello di elettrificazione nel Paese è basso”, ha detto Yushkov a Izvestia.

Izvestia, citando Likhachev, scrive anche che “la cooperazione tra Russia e Uganda è dovuta anche a ragioni politiche”: l’Uganda infatti “aderisce ad una politica estera sovrana multivettoriale” e si è astenuto dal votare la risoluzione delle Nazioni unite che condanna la Russia per l’invasione dell’Ucraina, risoluzione di marzo 2022. Nel luglio dello stesso anno, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha visitato l’Uganda e il presidente dell’Uganda Yoweri Museveni ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin durante i vertici Russia-Africa del 2019 e del 2023.

© Riproduzione riservata

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