di: Redazione | 25 Maggio 2022
Pur essendo il nono fornitore dell’Unione Europea nel settore dell’abbigliamento, la Tunisia ha le carte giuste per migliorare la sua posizione e aumentare del 25% gli attuali livelli di produzione. A sostenerlo è un’analisi del Centro tecnico per il settore tessile (Cettex) diffusa ieri secondo cui il traguardo di un volume d’affari da 2,3 miliardi di euro è alla portata.
Il raggiungimento di questo obiettivo dipende dal mantenimento dell’attuale tasso di evoluzione e dall’attuazione di diverse azioni, ha spiegato Cettex. Tra queste azioni vi sono l’attuazione di un piano di sostegno per gli investitori e i committenti, al fine di sfruttare le opportunità esistenti e future nel breve termine, e il miglioramento dei servizi correlati a vantaggio delle aziende esportatrici (logistica, dogana, ecc.). Si tratta anche di avere una maggiore reattività rispetto ai tempi di consegna e di accelerare l’attuazione dell’accordo bilaterale con l’Ue.
Cettex ha poi sottolineato l’importanza del ritorno di alcuni investitori stranieri come il gruppo italiano Calzedonia, leader internazionale nella produzione di calzature e costumi da bagno, che ha appena confermato la costruzione di due grandi fabbriche in Tunisia. [Da Redazione InfoAfrica]© Riproduzione riservata
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