di: Redazione | 5 Luglio 2016
Si tratta della prima convenzione con una regione italiana, quella che sarà firmata giovedì 7 luglio tra l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS) e la regione Sardegna per l’esecuzione di un progetto in Tunisia denominato “Partenariati di cooperazione decentrata per lo sviluppo locale innovativo e orientato verso l’Economia Sociale e Solidale”.
A renderlo noto è la stessa AICS, sottolineando come la firma della convenzione si inserisca nel quadro di quanto previsto dalla legge 125 all’articolo 25.
In base a quel che viene riportato, l’evento si terrà alle ore 15.30 presso Via Contarini, nella sede dell’AICS a Roma.
Il progetto oggetto della convenzione vuole essere un sostegno agli sforzi in atto da parte della giovane democrazia tunisina per uscire dall’attuale fase di transizione e promuovere lo sviluppo del paese, ostacolato dagli effetti della rivoluzione prima, dalle costrizioni macro-economiche e della minaccia terroristica poi. Bisogni socio-economici non adeguatamente soddisfatti, in particolare nelle regioni più interne del paese, che richiedono ora un’attenzione particolare affinché le fragilità tunisine non aggravino la situazione interna garantendo una crescita equa ed inclusiva.
E’ a questo scopo che le autorità tunisine hanno chiesto alla Regione Sardegna e alla Cooperazione italiana di sostenere il paese nell’attuale processo di decentramento volto a rafforzare la democrazia e promuovere uno sviluppo più rispondente ai bisogni dei singoli territori, promuovendo la più ampia partecipazione al processo di sviluppo.[MV]
A renderlo noto è la stessa AICS, sottolineando come la firma della convenzione si inserisca nel quadro di quanto previsto dalla legge 125 all’articolo 25.
In base a quel che viene riportato, l’evento si terrà alle ore 15.30 presso Via Contarini, nella sede dell’AICS a Roma.
Il progetto oggetto della convenzione vuole essere un sostegno agli sforzi in atto da parte della giovane democrazia tunisina per uscire dall’attuale fase di transizione e promuovere lo sviluppo del paese, ostacolato dagli effetti della rivoluzione prima, dalle costrizioni macro-economiche e della minaccia terroristica poi. Bisogni socio-economici non adeguatamente soddisfatti, in particolare nelle regioni più interne del paese, che richiedono ora un’attenzione particolare affinché le fragilità tunisine non aggravino la situazione interna garantendo una crescita equa ed inclusiva.
E’ a questo scopo che le autorità tunisine hanno chiesto alla Regione Sardegna e alla Cooperazione italiana di sostenere il paese nell’attuale processo di decentramento volto a rafforzare la democrazia e promuovere uno sviluppo più rispondente ai bisogni dei singoli territori, promuovendo la più ampia partecipazione al processo di sviluppo.[MV]
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