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Togo: Lomé cerca di trarre vantaggio dalle tensioni Niger-Benin

di: Céline Dominique Nadler | 24 Giugno 2024

Con la recente decisione del Niger di chiudere il rubinetto al Benin del gasdotto che collega i due Paesi e le conseguente tensioni diplomatiche e commerciali, il Togo potrebbe approfittare della situazione. Lo afferma Igor Juhel , responsabile vendite di Centrimex, centro di trasporto internazionale con sede in Francia, spiegando che d’ora in poi, in questo contesto politico, una parte delle merci transiterà per le banchine di Lomé anziché per quelle di Cotonou, dove avveniva finora gran parte dei flussi commerciali con il Niger, Paese senza sbocco sul mare.

Per consolidare la sua posizione, il Togo sta adottando nuove misure, con il ministro dell’Economia marittima, della pesca e della protezione delle coste, Kokou Edem Tengue, che, all’inizio di giugno, hanno deciso insieme alla comunità portuale della capitale di riprendere i trasferimenti di container dai terminal di Lomé al porto secco di Adétikopé . “Per le operazioni logistiche questa soluzione presenta vantaggi – afferma Igor Juhel – con il parcheggio dei container meno costoso che nei terminal portuali”. Inoltre, il governo togolese concede un numero maggiore di giorni liberi per la sosta nel porto rispetto a quelli accordati dagli handler nei terminal portuali.

Secondo alcune fonti, il porto autonomo di Cotonou ha perso il 20% dei suoi traffici nel 2023 a causa delle tensioni diplomatiche con il Niger. Una riduzione dei traffici che si ripercuote anche sulle entrate doganali.

Nel 2023, il porto autonomo di Lomé ha lavorato 275.380 tonnellate per il Niger. Secondo Paese portuale senza sbocco sul mare, dietro al Burkina Faso che entra con 3,1 Mt. Le misure del governo togolese dovrebbero produrre i loro effetti a partire dalla seconda metà dell’anno.

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