di: Andrea Spinelli Barrile | 2 Ottobre 2024
La Tanzania mining commission, l’autorità di regolamentazione mineraria della Tanzania, ha ordinato a tutte le società minerarie e ai commercianti esportatori di oro di assegnare almeno il 20% della loro merce in vendita alla Banca centrale tanzaniana, al fine di rafforzare la diversificazione le riserve estere della stessa Banca centrale. Lo riporta la Reuters.
La Banca centrale della Tanzania (Bo) ha iniziato ad acquistare oro dai commercianti e dai minatori locali nell’ultimo anno fiscale, conclusosi a giugno, per migliorare le sue riserve e affrontare la crescente pressione dovuta al deprezzamento sulla valuta locale, lo scellino tanzaniano: da giugno 2023 a giugno 2024 la Banca centrale ha acquistato 418 chilogrammi di oro per aumentare le sue riserve e nell’attuale anno finanziario prevede di acquistare 6 tonnellate metriche di oro.
La Tanzania mining commission ha riferito in una dichiarazione ufficiale che la nuova politica è entrata in vigore a partire dal 1° ottobre: minatori e commercianti saranno tenuti a presentare l’oro riservato a due importanti raffinerie di minerali, Eye of Africa, nella capitale Dodoma, e Mwanza precious metals refinery, che si trova a Mwanza, nel nord del Paese. I pagamenti saranno effettuati “secondo i piani della Banca della Tanzania”, si legge nella dichiarazione, che non indica tuttavia tariffe e tempistiche.
Le riserve valutarie della Tanzania ammontavano a 5,29 miliardi di dollari alla fine di luglio, sufficienti a coprire 4,3 mesi di importazioni.
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