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Sudan: cucine comunitarie, mancano i fondi, rischio carestia

di: Enrico Casale | 19 Novembre 2024

Oltre 150 mense comunitarie che fornivano pasti a migliaia di famiglie nel distretto di East Nile a Khartoum sono state costrette a chiudere a causa di una grave carenza di finanziamenti, lasciando i residenti esposti alla fame. La denuncia di gruppi di volontari locali è stata raccolta dal Sudan Tribune.

Queste mense, che dipendono in gran parte dal lavoro dei volontari, sono state create per affrontare la crescente fame e l’insicurezza alimentare peggiorate dal conflitto civile in corso. Mentre la guerra devasta il Paese, lasciando milioni di persone senza reddito o accesso ai beni di prima necessità, queste cucine sono diventate cruciali nel fornire pasti alle popolazioni vulnerabili, in particolare a bambini, anziani e sfollati a causa dei combattimenti.gestite da volontari.

“East Nile sta vivendo una crisi umanitaria senza precedenti – ha dichiarato il comitato di risposta alle emergenze del distretto -. Circa 150 cucine comunitarie hanno interrotto completamente le operazioni a causa della mancanza di fondi”.

Le chiusure minacciano di aggravare ulteriormente la situazione, mettendo migliaia di persone a rischio di carestia. La diffusione di malattie e l’aumento della malnutrizione tra bambini e anziani contribuiscono a rendere la situazione ancora più critica.

Un rapporto di giugno aveva già indicato che 25,6 milioni di sudanesi soffrono di fame grave, con 755.000 a rischio di carestia. Altri 8,5 milioni sono in condizioni precarie. Il comitato ha fatto appello a filantropi e organizzazioni umanitarie affinché intervengano con urgenza per riaprire le mense, sottolineando che esse rappresentano l’unica speranza per migliaia di persone che hanno perso ogni mezzo di sostentamento.

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