di: Enrico Casale | 24 Gennaio 2025
L’unità di confisca dei beni di Mpumalanga, in Sudafrica, ha inferto un duro colpo all’estrazione illegale di carbone, sequestrando 52,5 milioni di rand da conti bancari namibiani collegati a una vasta rete criminale. L’operazione, frutto della collaborazione tra le autorità namibiane e quelle sudafricane, rappresenta un passo fondamentale nella lotta contro il crimine organizzato e contribuisce agli sforzi del Paese per uscire dalla “lista grigia” del Gafi, organizzazione intergovernativa che combatte il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.
Le indagini, avviate nel 2023, hanno portato alla luce un’organizzazione criminale che, secondo l’autorità giudiziaria sudafricana, avrebbe incassato illegalmente oltre due miliardi di rand dall’estrazione di carbone in Mpumalanga. Il sequestro dei fondi in Namibia rappresenta un’importante vittoria nella battaglia contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento di attività illecite.
“Questo è solo la punta dell’iceberg – ha dichiarato un portavoce dell’autorità giudiziaria -. Continueremo a perseguire i responsabili di questa attività criminale e a recuperare i proventi illeciti”.
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