di: Enrico Casale | 11 Dicembre 2024
Il gruppo di pressione AfriForum ha minacciato di intraprendere azioni legali per bloccare qualsiasi tentativo di revisione costituzionale che permetta l’espropriazione di terre senza esproprio. L’accusa arriva dopo che l’Anc, partito di maggioranza relativa, ha annunciato di voler accantonare le proposte di modifica alla Costituzione per consentire l’espropriazione di terreni senza indennizzo, una questione controversa che ha generato un intenso dibattito negli ultimi anni.
Ernst van Zyl, responsabile delle relazioni pubbliche ddi AfriForum ha criticato l’Anc per il suo approccio. “Il fallimento dei precedenti tentativi di modificare la Sezione 25 della Costituzione per consentire l’espropriazione senza indennizzo ha già mostrato una forte opposizione da parte del pubblico. Ritentare ora non solo produrrebbe una reazione simile, ma forse anche più intensa”, ha dichiarato van Zyl.
Secondo AfriForum, l’iniziativa dell’Anc sembra più “un espediente politico” per consolidare la propria posizione pubblica, piuttosto che un tentativo serio di riforma legislativa. “Vogliono dare l’impressione di essere ancora l’unico partito in grado di guidare il Paese, ma la realtà politica è cambiata,” ha aggiunto van Zyl.
La questione dell’espropriazione senza indennizzo è stata a lungo un punto centrale dell’agenda politica dell’Anc, ma ha incontrato una resistenza significativa sia a livello nazionale sia internazionale. Nel contesto attuale del Governo di unità nazionale, composto da più partiti con visioni divergenti, il tema resta particolarmente divisivo. AfriForum ha ribadito il proprio impegno nel difendere i diritti di proprietà e monitorare le mosse politiche dell’Anc, dichiarando che qualsiasi tentativo di portare avanti riforme incostituzionali sarà contestato in tribunale.
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