di: Gianfranco Belgrano | 19 Agosto 2024
“Mentre lasciamo Città del Capo e riflettiamo sull’eredità di questo evento, ricordiamoci che insieme stiamo spingendo le frontiere della conoscenza astronomica in uno sforzo collettivo per comprendere meglio l’Universo in cui viviamo, le nostre origini e il nostro futuro, e per rendere il mondo un posto migliore per tutti”. Con queste parole, Willy Benz, presidente entrante dell’Unione Astronomica Internazionale (Iau) ha concluso la scorsa settimana l’Assemblea generale tenuta a Città del Capo, la prima mai tenuta su suolo africano. “Ricordiamoci che per questa impresa, abbiamo bisogno di tutti e tutti contano!” ha aggiunto facendo eco anche allo slogan di questa edizione che era “It’s Time for Africa!”.
A prendere la parola è stato anche Roberto Ragazzoni, presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), di Roma, che ospiterà la prossima Assemblea generale dell’Iau, nel 2027.
“Sono profondamente grato a tutti i colleghi del Sudafrica per questo passaggio di consegne della prossima Assemblea generale dell’Iau”, ha detto Ragazzoni. “Sono anche lieto di dare il benvenuto a tutti voi in Italia, la terra di Galileo Galilei, dove l’Inaf è il ponte ideale che porta l’eredità dell’astronomia moderna alle frontiere dell’Universo conosciuto, grazie al suo profondo coinvolgimento nella progettazione, costruzione e sfruttamento dei più avanzati telescopi terrestri e delle ambiziose missioni spaziali. A Roma ci riuniremo per promuovere e condividere le scoperte rivoluzionarie degli ultimi progressi nella ricerca astronomica”.
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