di: Valentina Milani | 20 Novembre 2024
L’ambasciatore degli Stati Uniti in Sudafrica, Reuben Brigety, ha annunciato che si dimetterà dal suo incarico a partire dal 10 gennaio 2025, in conformità con la procedura standard che segue il cambiamento dell’amministrazione presidenziale. La sua decisione arriva a meno di una settimana dalla dimissione dell’ambasciatrice statunitense in Kenya, Meg Whitman, dopo la vittoria elettorale di Donald Trump come presidente.
In una dichiarazione, Brigety ha affermato: “Oggi ho informato il governo sudafricano che rassegnerò le mie dimissioni come ambasciatore degli Stati Uniti in Sudafrica, con effetto dal 10 gennaio 2025, in conformità con la procedura standard durante un cambiamento di amministrazione presidenziale. È stato un immenso onore servire in questo ruolo e favorire il forte legame tra gli Stati Uniti e il Sudafrica”.
Brigety ha sottolineato che gli ambasciatori degli Stati Uniti servono “a piacere del presidente” e che, con le recenti elezioni negli Stati Uniti, il popolo americano ha espresso la sua scelta per il futuro del Paese.
Riflettendo sul suo mandato, Brigety ha evidenziato i progressi significativi compiuti nella collaborazione tra Stati Uniti e Sudafrica, in particolare nel commercio, con il supporto alle aziende sudafricane per accedere al mercato statunitense attraverso l’Agoa (African growth and opportunity Act) e l’incentivazione degli investimenti nei settori automobilistico, minerario, chimico, agricolo e dei trasporti. Questi sforzi hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo economico del Sudafrica e hanno sostenuto oltre 267.000 posti di lavoro nel Paese.
Tuttavia, molti Paesi africani temono che il programma Agoa, che consente ai Paesi africani eleggibili di esportare i loro prodotti senza dazi negli Stati Uniti, possa non essere rinnovato dall’amministrazione Trump, qualora scadesse a settembre 2025. Questo potrebbe comportare la perdita dello status di commercio preferenziale per molti Paesi africani, con ripercussioni sulle loro economie.
Brigety ha anche parlato della collaborazione nel settore sanitario tra Stati Uniti e Sudafrica, in particolare attraverso il Piano di emergenza del presidente degli Stati Uniti per la lotta contro l’Aids (Pepfar), che ha avuto un impatto positivo nella lotta contro l’Hiv/Aids e la tubercolosi. Inoltre, i due Paesi hanno collaborato nella gestione della pandemia di Covid-19 e nel rafforzamento delle capacità di produzione di vaccini.
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