di: Redazione | 9 Gennaio 2020
Una nuova legge sul petrolio è stata approvata dalla Camera Alta del parlamento della Somalia.
Lo riferiscono i media locali, precisando che la nuova legge mira a fornire un quadro normativo che contribuirà ad attrarre investimenti nell’esplorazione da parte delle principali compagnie petrolifere.
Il paese attualmente non produce petrolio, ma la produzione potrebbe trasformare l’economia poiché i dati sismici hanno dimostrato che potrebbero esserci significative riserve di petrolio al largo delle coste somale.
La nuova legge stabilirà la ripartizione delle entrate tra il governo centrale e gli Stati regionali e fornirà un quadro giuridico per un’industria che il paese spera possa portare lavoro dopo decenni di conflitto.
“Questo è un grande passo avanti per la Somalia e il suo popolo, poiché la legge sul petrolio è approvata dalla camera alta e si avvicina al completamento del suo processo legislativo”, ha detto lunedì Abdirashid Mohamed Ahmed, ministro del petrolio e delle risorse minerarie.
La legislazione deve ancora essere firmata dal presidente prima che possa entrare in vigore.
Nel mese di novembre, Ahmed ha detto all’agenzia di stampa inglese Reuters che la Somalia, segnata dalla violenza dalla caduta di Siad Barre nel 1991, intende annunciare quanto prima il suo primo turno di licenze di petrolio.
Il governo di Mogadiscio spera che la legge sul petrolio contribuirà a invogliare alcune delle più grandi compagnie petrolifere internazionali a tornare nel paese, dove detengono blocchi sulla base di diritti acquisiti prima del caos degli anni ’90.
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