di: Enrico Casale | 27 Settembre 2024
L’ambasciata italiana a Nairobi ha annunciato ieri la sospensione, con effetto immediato, del rilascio di visti Schengen per le domande elaborate tramite la sua ambasciata a Mogadiscio. La decisione, secondo quanto riporta Shabelle Media, segue le accuse di attività fraudolente, tra cui il traffico di esseri umani collegato all’uso improprio di funzionari pubblici somali e passaporti diplomatici. La sospensione arriva sulla scia di uno scandalo che ha coinvolto funzionari somali che avrebbero facilitato l’uso improprio di passaporti rilasciati dal governo per attività illecite. Ciò ha portato il governo italiano ad adottare misure severe per frenare quello che descrivono come un abuso sistematico del sistema dei visti Schengen.
L’ambasciata d’Italia a Nairobi, che supervisiona le operazioni di visto per la Somalia, ha affermato che la decisione non è stata presa alla leggera, ma era necessaria per proteggere l’integrità del processo di richiesta del visto. La dichiarazione dell’ambasciata non ha specificato la durata della sospensione né delineato i passaggi che avrebbero dovuto essere intrapresi prima che il rilascio del visto potesse riprendere da Mogadiscio.
L’ambasciata ha inoltre precisato che sospensione non riguarda i cittadini somali regolarmente residenti in Kenya, che potranno continuare a rivolgersi all’Ambasciata d’Italia a Nairobi per la presentazione delle proprie richieste, ma unicamente i cittadini somali residenti in Somalia.
L’ambasciata italiana a Nairobi ha consigliato a chi è stato danneggiato dalla decisione di contattare direttamente la sede diplomatica per ulteriori informazioni o indicazioni su procedure alternative per la richiesta del visto. Questa mossa sottolinea il crescente controllo sulle politiche sui visti tra le preoccupazioni globali su migrazione e sicurezza.
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