di: Redazione | 22 Novembre 2021
È proprio per la limitata capacità di produzione di vaccini della regione subsahariana ma anche per il trasferimento di conoscenze e know-how, la creazione di nuovi posti di lavoro e competenze e, in definitiva, il rafforzamento della sicurezza sanitaria dell’Africa che comporterà che il recente accordo siglato tra la tedesca BioNTech e Senegal e Rwanda per la costruzione di fabbriche di produzione di vaccini mRNA è pionieristico nella lotta collettiva del continente contro il covid-19.
Secondo BioNTech, che sta collaborando con l’Institut Pasteur di Dakar e il governo ruandese, la costruzione degli impianti inizierà a metà del 2022. “L’obiettivo è sviluppare vaccini nell’Unione africana e stabilire capacità di produzione di vaccini sostenibili per migliorare congiuntamente l’assistenza medica in Africa”, ha affermato Ugur Sahin, co-fondatore e CEO di BioNTech, che ha sviluppato il vaccino Pfizer-BioNTech covid-19.
Il piano di BioNTech prevede la costruzione di un’unità produttiva containerizzata in Germania che verrà poi installata in Rwanda dove sarà inizialmente gestita dal personale della società tedesca. L’accordo tra BioNTech, Senegal e Rwanda include un cruciale trasferimento di tecnologia nella seconda fase del contratto, nonché un accordo di licenza che copre i diritti di proprietà intellettuale.
BioNTech mira a consentire alle strutture in Africa di produrre circa 50 milioni di dosi del vaccino all’anno, con la capacità di ulteriori aumenti. Inoltre, BioNTech ha affermato di essere in trattative per espandere la sua partnership con il produttore sudafricano di vaccini Biovac.
Per approfondire la questione della sanità nel continente, https://www.africaeaffari.it/rivista/il-business-della-sanita[Da Redazione InfoAfrica]© Riproduzione riservata