di: Andrea Spinelli Barrile | 30 Dicembre 2024
A partire dalla fine di quest’anno il Ruanda avvierà una campagna di riduzione del danno contro l’Hiv, introducendo un nuovo farmaco preventivo contro questa infezione, il Cab-La, che andrà a sostituire gradualmente l’attuale trattamento a base di compresse di PrEp.
Lo riportano i media ruandesi.
Come lo Zambia prima di lui, anche il Ruanda ora vuole introdurre il Cab-La: si tratta di un’iniezione che viene effettuata ogni due mesi (a differenza del PrEp che viene somministrato con compresse da assumere a cadenza giornaliera) e che sarà offerta alle persone più a rischio. “Alcune persone che usano la PrEp orale saltano le dosi e quindi riducono l’efficacia del trattamento” ha detto a Rfi Basile Ikuzo, direttore dell’Unità di prevenzione dell’Hiv in Ruanda: “Con le iniezioni speriamo di vedere un miglioramento nell’aderenza al trattamento, nella sua efficacia e ridurre lo stigma”.
In Ruanda, già oggi oltre 10.000 persone ricevono il trattamento PrEp, riservato alle comunità a rischio di contrarre l’Hiv, come le prostitute o i partner di persone sieropositive. Grazie a questo genere di politiche, educative e preventive, negli ultimi anni, il Paese africano è riuscito a stabilizzare il tasso di prevalenza dell’Hiv a quasi il 3% della popolazione. Gli sforzi di prevenzione e screening hanno consentito, secondo il ministero della Salute ruandese, di dimezzare i nuovi contagi in meno di 15 anni.
La sperimentazione del Cab-La sarà avviata entro la fine dell’anno in due diverse strutture a Kigali, con circa 1.000 somministrazioni: “Se vedremo che il tasso di accettabilità è alto e i risultati sono positivi, perché seguiremo per un anno la sperimentazione, vedremo come aumentare queste dosi per estendere il programma al resto del Paese” ha detto Ikuzo.
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