di: Andrea Spinelli Barrile | 1 Luglio 2024
Il presidente della Repubblica del Congo Denis Sassou Nguesso è stato intervistato dall’agenzia russa Ria Novosti durante il suo viaggio in Russia, un’intervista trasmessa anche in televisione.
Sassou Nguesso ha parlato della cooperazione con la Russia, da rafforzare sulla base di sei pilastri: “L’agricoltura in senso lato, le zone economiche speciali, vorremmo che i nostri partner venissero a stabilirsi in tali zone, lo sviluppo del turismo, prima di tutto sto parlando dell’ecoturismo. Inoltre industria, trasformazione dei prodotti, agricoltura, lavorazione del legno, tecnologie digitali. E infine, la costruzione di alloggi sociali per le persone”.
Entrando nello specifico, il presidente congolese ha citato per primo il settore energetico, confermando le trattative in corso con le aziende russe del settore energetico, trattative volte a sviluppare progetti di “energia idroelettrica, dell’energia solare e dell’energia nucleare civile”. Relativamente all’oleodotto Pointe-Noire–Lutete–Malouku, Sassou Nguesso ha detto: “Penso che durante la mia visita” di questi giorni “verrà firmato un accordo intergovernativo. I partner russi si recheranno subito in Congo affinché questa volta il progetto venga finalmente realizzato”.
Il presidente congolese ha anche esaminato il panorama delle aziende energetiche straniere che lavorano e operano nel Paese: “C’è un accordo tra l’italiana Eni, la Compagnia petrolifera statale del Congo e Lukoil” ha detto Sassou Nguesso, specificando che “questa partnership riguarda la produzione di gas naturale liquefatto (Gnl)”. Il primo lotto di GNL è già stato prodotto ed entro il prossimo anno, ha annunciato il presidente congolese, partirà la seconda fase di questo progetto: “Lukoil vorrebbe ottenere le licenze per la produzione di petrolio, in base alle quali la società potrebbe agire come operatore. Abbiamo discusso questa questione questa mattina, ci sono buone prospettive. Non posso ancora dirvi di più, ma ci aspettiamo che, dopo i nostri negoziati, Lukoil otterrà i permessi e sarà in grado di gestire la produzione di petrolio e gas in Congo”.
Relativamente a progetti di esplorazione geologica, il presidente congolese ha ricordato che in Congo sono presenti minerali come ferro, potassio, fosfati, rame, zinco e ci sono anche riserve d’oro e forse di diamanti: “Riteniamo che i partner russi potranno trovare il loro posto” anche in questi settori.
Sassou Nguesso ha inoltre detto che Brazzaville “è interessato alla produzione di fertilizzanti”, settore nel quale la Russia primeggia, e in generale ha aperto ad una maggiore cooperazione agricola: “La Russia potrebbe aiutare il Congo nella produzione di prodotti agricoli, riso, mais, soia e nei settori dell’allevamento di bestiame e pollame”.
Sassou Nguesso ha manifestato la volontà del Congo di aderire ai Brics, il gruppo di economie emergenti di cui fanno già parte Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica e al quale hanno recentemente aderito, come Paesi africani, anche Etiopia ed Egitto.
© Riproduzione riservata