di: Redazione | 29 Dicembre 2014
GIBUTI – Oltre nove miliardi di dollari saranno investiti, nell’arco dei prossimi tre anni, dal governo di Gibuti per la creazione e la sistemazione di infrastrutture portuali e di attività connesse.
Lo ha annunciato il presidente dell’Autorità dei Porti e della Free Zone di Gibuti, Abubaker Omar Hadi.
“Investiremo 9,803 miliardi dollari americani nei prossimi tre anni per rafforzare la competitività del nostro paese come hub di trasbordo e piattaforma di redistribuzione di beni e merci tra l’Africa orientale e il resto del mondo” ha precisato il funzionario in un’intervista pubblicata dal quotidiano “La Nation”.
Secondo Omar Hadi, Gibuti, situato su una delle rotte di navigazione più trafficate al mondo con 90 navi che passano ogni giorno, sfruttando la sua posizione strategica, e dando priorità alle sinergia con le reti di trasporto via terra, mare e aria è in grado di contribuire a “liberare il potenziale economico dell’Africa”.
Hadi ha detto inoltre che in parallelo alla costruzione di nuove strutture portuali, aeroporti e zone franche, Gibuti sta sviluppando infrastrutture stradali e ferroviarie per collegare i paesi senza sbocco sul mare dell’Africa orientale ai porti di Gibuti.
Questo piccolo paese del Corno d’Africa ha meno di un milione di abitanti ha annunciato all’inizio dell’anno la costruzione di sei nuovi porti, di cui quattro in costruzione: Tadjourah, Ghoubet, Doraleh e Damerjog.
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