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Nigeria: autocisterne esplose, quasi 2.000 morti dal 2009

di: Andrea Spinelli Barrile | 29 Gennaio 2025

Quello delle autocisterne di carburante che subiscono incidenti stradali e sversano sulla strada tutto il proprio contenuto, attirando ogni volta decine di persone con bottiglie e secchielli che cercano di raccogliere il carburante da terra, è un trend in Nigeria. Secondo un’analisi condotta dall’agenzia turca Anadolu dal 2009 a oggi, quindi negli ultimi 16 anni, questo genere di incidenti ha causato 1.896 vittime.

Precisamente, tra gennaio 2009 e gennaio 2025, in Nigeria si sono verificati 172 incendi ed esplosioni di autocisterne piene di carburante, che hanno causato in totale 1.896 morti.

La tragedia avvenuta sabato nello Stato nigeriano del Niger, con l’ennesima autocisterna ribaltatasi e, successivamente, esplosa, causando la morte di almeno 98 persone, ha riportato in alto il tema della sicurezza stradale e della sicurezza logistica. Uno studio pubblicato sul Nigerian research journal of engineering and environmental sciences, l’anno 2024 ha registrato il numero più alto di incidenti e decessi di questo genere (266 vittime in totale): il caso più grave riguarda un’esplosione catastrofica avvenuta il 15 ottobre a Majia, una cittadina nell’area del governo locale di Taura, che ha causato 181 vittime.

Lo studio ha individuato diversi fattori chiave che contribuiscono a questi incidenti mortali: la raccolta di carburante fuoriuscito da parte di persone, gli incidenti di autocisterne in aree affollate, le collisioni di veicoli e gli errori umani: secondo la ricerca, più di 100 incidenti sono stati ricondotti a errori umani che potevano essere evitati.

C’è inoltre, forse, anche un dato più politico: da quando il presidente nigeriano Bola Tinubu ha rimosso tutti i sussidi per l’acquisto di carburanti, in Nigeria si sono registrati 28 incidenti che hanno visto coinvolte autocisterne, con ben 468 decessi: questi incidenti rappresentano quasi il 25% dei decessi registrati dal 2009. Nel 2000, il governo nigeriano ha introdotto un sussidio per il carburante, allo scopo di abbassarne i costi, fornendo sostegno finanziario diretto alle compagnie petrolifere ma dopo essere entrato in carica, nel maggio 2023, Tinubu ha posto fine alla politica di sussidi sostenendo che favoriva in modo sproporzionato i ricchi.

© Riproduzione riservata

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