di: Redazione | 9 Dicembre 2021
Quest’anno, alla Fiera dell’Artigianato di Milano, partecipano per la prima volta anche gli “Artigiani nel deserto”, i maestri artigiani e gioiellieri di Agadez, perla del Niger e crocevia delle rotte carovaniere nel deserto. Lo sottolinea in una sua nota l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics).
In Tamacheq, la lingua dei Tuareg, Agadez significa luogo d’incontro: la regione ha sempre vissuto di commerci e scambi, connettendo i vari angoli del sub-continente africano fino alle sponde del Mediterraneo. La presenza delle carovane ha favorito lo sviluppo di un gusto ricco e raffinato nella fabbricazione di manufatti, gioielli e vari oggetti in cuoio, metallo e pietre preziose, per cui i Tuareg detengono ancora oggi una fama ben meritata.
Il Niger di oggi – si legge ancora sul sito di Aics – è un Paese ben diverso, affetto da conflitti, flussi migratori, cambiamenti climatici e povertà estrema, ma rimane ancora fiero di un passato e di una tradizione indelebili. È proprio in questa tradizione che si inserisce il progetto Re-Agire di Coopi, che intende sviluppare le competenze e le conoscenze di 4000 giovani (tra cui vari artigiani) per creare un ecosistema favorevole alla creazione di imprese. Il progetto fa parte del programma D.E.S.E.R.T. (Durabilité de l’Environnement et Stabilisation Économique sur la Route de Transit) finanziato dal Fondo fiduciario di emergenza dell’Unione Europea per l’Africa e implementato da Aics nelle regioni di Agadez e Tahoua. [Da Redazione InfoAfrica]© Riproduzione riservata