di: Redazione | 22 Febbraio 2018
NIGER – (Dai nostri inviati) “Apprezziamo lo sforzo delle autorità italiane nei confronti del Niger e ci auguriamo che la cooperazione verrà potenziata ulteriormente. Abbiamo sfide in comune, come il terrorismo, che rappresenta un ostacolo allo sviluppo e agli scambi fra i popoli, e vogliamo combattere insieme questo flagello”: queste le parole del Primo Ministro del Niger, Brigi Rafini, intervistato da InfoAfrica/Africa e Affari nel corso del Festival del’Aïr, manifestazione culturale volta a rilanciare il turismo nella regione nord-occidentale del Paese, in direzione del confine con l’Algeria.
Insieme ad una delegazione di personalità di alto livello, composta tra l’altro dagli ambasciatori dell’Unione Europea, della Francia, della Cina, della Germania, degli Stati Uniti, dei ministri del Turismo del Mali e dell’Algeria con i loro delegati, della Commissaria dell’Unione Africana alle Infrastrutture, Energia e Turismo, dei ministri dell’Interno Mohamed Bazoum, del Petrolio e dell’Energia Foumakoye Gado, di responsabili di aziende private sponsor dell’evento, come il leader delle telecomunicazioni Orange, il capo del governo di Niamey ha preso parte a un’inedita carovana durata due giorni partita da Iferwan e giunta fino alle dune di sabbia del deserto del Tenerè.
“Con l’Italia – ha precisato il Primo Ministro agli inviati di InfoAfrica/Africa e Affari – abbiamo riscaldato relazioni esistenti già da tempo, con la conseguenza che negli ultimi due anni stiamo assistendo a un rinnovato dinamismo.
Vogliamo anche sviluppare i legami di cooperazione, poiché l’Italia ha una lunga storia in Africa. Desideriamo mantenere legami fraterni, di natura più favorevole, visto che oggi non si tratta più di colonizzazione o di esplorazione, ma di cooperazione allo sviluppo”.
Nella suggestiva cornice del massiccio roccioso dell’Aïr, laddove la sabbia si sposa con la montagna, Brigi Rafini ha espresso apprezzamento per la visione delle nuove autorità italiane, che hanno già dimostrato la volontà di sostenere il Niger, circondato da minacce a livello regionale, dalla Libia, alla Nigeria, al Mali. “Siamo accerchiati da minacce pericolose e abbiamo bisogno dei nostri amici per lottare contro tali minacce, neutralizzarle e restare in piedi, insieme ai Paesi amici” ha concluso il Primo Ministro nigerino.
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