di: Redazione | 17 Aprile 2019
La prima pietra simbolica dell’oleodotto dedicato ai prodotti petroliferi raffinati da Zinder a Torodi, un pipeline domestico lungo 1070 km da Est a Ovest, dai bacini di produzione avvicinandosi al confine con il Burkina Faso, è stata posta ieri dal presidente della Repubblica, Mahamadou Issoufou.
L’infrastruttura sarà costruita da un partner cinese, la Sinoconst Hong Kong, allo scopo di migliorare le condizioni di trasporto dei prodotti petroliferi, che sinora transitano per strada. Considerando le cattive condizioni della rete stradale nigerina, ma anche del rischio moltiplicato di manomissione in tutto il processo di trasporto, il governo spera che l’oleodotto possa rappresentare un significativo miglioramento nella gestione delle risorse petrolifere nazionali. Le autorità nigerine stimano che circa il 40% delle risorse petrolifere vengono sprecate nella gestione inadeguata.
Nell’ambito del progetto saranno costruite dalla ditta cinese 10 stazioni di pompaggio, 32 sale valvole, una linea di collegamento a Tahoua, saranno rinnovate cinque stazioni di stoccaggio e altre due costruite ex novo.
La cerimonia guidata da Issoufou è stata arricchita dalla posa della prima pietra della Torre del Petrolio a Niamey, un palazzo da 19 piani, futura sede del ministero degli idrocarburi, attualmente sparso in vari uffici in città.
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