di: Celine Camoin | 13 Settembre 2024
Un impianto di lavorazione della cannabis è stato ufficialmente inaugurato nella provincia di Taounate, nel nord del Marocco. A capo dello stabilimento c’è la Somacan, già posizionata come uno dei principali produttori legali di foglie, e che ora investe nella trasformazione.
Secondo Mustapha El Missouri, il suo direttore generale, la produzione della fabbrica sarà dedicata alla fabbricazione di prodotti medici a base di cannabis. “Questa fabbrica integra vivai e unità industriali per l’estrazione della resina o dell’olio di cannabis con una tecnologia all’avanguardia”, spiega il direttore, citato dall’agenzia Ecofin.
Questo investimento, costato circa due milioni di dollari, dovrebbe consentire alla Somacan di rafforzare la propria presenza nell’industria marocchina della cannabis legale e di stimolare la produzione locale delle foglie. Nel giugno 2023, la società aveva già firmato un memorandum d’intesa con il governo per la costruzione di un’unità di lavorazione della cannabis per uso farmaceutico del costo di 6,1 milioni di dollari nel parco industriale di Ain Cheggag, nella provincia di Sefrou.
In Marocco, il primo raccolto legale di cannabis, effettuato su una superficie di 277 ettari, è stato di 294 tonnellate nel 2023. Per l’anno 2024, l’Agenzia nazionale per la regolamentazione delle attività legate alla cannabis (Anrac) ha concesso le autorizzazioni per la coltivazione di cannabis su una superficie totale di 2.552 ettari.
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