di: Redazione | 1 Aprile 2016
Un accordo per la concessione di un nuovo terminal container è stato sottoscritto dall’autorità che gestisce il porto di TangeriMed e la società APM Terminals; la concessione è relativa a TangeriMed II, la nuova estensione del porto situato nel nord del Marocco e sono previsti investimenti da parte di APM Terminals per 8,5 miliardi di dirham marocchini (circa 775 milioni di euro).
Secondo i programmi, il terminal sarà operativo nel 2019 e gestirà a regime un traffico di 4,2 milioni di container Twenty Equivalent Unit (MTEU). La superficie del terminal sarà di 76 ettari con 1600 metri di banchine; è prevista un’opzione per estendere l’area di ulteriori 18 ettari e 400 metri di banchine. La concessione avrà una durata di 30 anni.
APM Terminals è uno dei principali operatori di piattaforme container a livello globale e fa parte di AP Moller-Maersk Group. L’accordo è stato siglato dal presidente di TangeriMed, Fouad Brini, e dall’amministratore delegato di APM Terminals, Kim Fejfer.
Per TangeriMed II i lavori preliminari sono stati completati nel corso del 2015. La seconda fase dei lavori sarà invece avviata quest’anno. L’obiettivo perseguito dal governo di Rabat è quello di consolidare la posizione del porto come hub di collegamento tra il continente africano e l’Europa, ma anche come snodo importante lungo le rotte est-ovest, tra Asia e America.
Secondo i programmi, il terminal sarà operativo nel 2019 e gestirà a regime un traffico di 4,2 milioni di container Twenty Equivalent Unit (MTEU). La superficie del terminal sarà di 76 ettari con 1600 metri di banchine; è prevista un’opzione per estendere l’area di ulteriori 18 ettari e 400 metri di banchine. La concessione avrà una durata di 30 anni.
APM Terminals è uno dei principali operatori di piattaforme container a livello globale e fa parte di AP Moller-Maersk Group. L’accordo è stato siglato dal presidente di TangeriMed, Fouad Brini, e dall’amministratore delegato di APM Terminals, Kim Fejfer.
Per TangeriMed II i lavori preliminari sono stati completati nel corso del 2015. La seconda fase dei lavori sarà invece avviata quest’anno. L’obiettivo perseguito dal governo di Rabat è quello di consolidare la posizione del porto come hub di collegamento tra il continente africano e l’Europa, ma anche come snodo importante lungo le rotte est-ovest, tra Asia e America.
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