di: Andrea Spinelli Barrile | 19 Dicembre 2024
Le esportazioni dell’oro estratto nella miniera di Loulo-Gounkoto, di proprietà della compagnia canadese Barrick gold e la più grande miniera d’oro del Paese, sono state bloccate su decisione del governo.
La notizia, tuttavia, arriva in un momento in cui i rapporti tra Bamako e la compagnia canadese sono tesi come mai: diversi dipendenti della Barrick sono stati arrestati lo scorso novembre e sono ancora detenuti, da allora, in attesa del processo. Anche l’amministratore delegato del gruppo, Mark Bristow, è oggetto di un mandato di arresto emesso contro di lui da un tribunale maliano, il cui governo accusa i dirigenti di varie appropriazioni finanziarie chiede all’azienda circa 500 milioni di dollari di tasse arretrate.
Dopo che un audit delle miniere d’oro ha rivelato un deficit compreso tra 300 e 600 miliardi di franchi Cfa, alcuni mesi fa il governo maliano ha avviato trattative con le società aurifere per recuperare questi soldi: Bamako sta cercando di applicare così le regole previste dal nuovo codice minerario a tutte le miniere del Paese. Adottato nel 2023, il nuovo Codice aumenta la partecipazione statale nelle miniere e si prevede che genererà 500 miliardi di franchi in entrate minerarie aggiuntive ogni anno.
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