di: Andrea Spinelli Barrile | 14 Ottobre 2024
Nel consiglio dei ministri della scorsa settimana, il governo maliano ha deciso di revocare momentaneamente il divieto di importazione, commercializzazione e uso di dispositivi Starlink, che permette l’accesso a Internet ad alta velocità e via satellite.
Lo si apprende dal verbale del consiglio dei ministri.
Si tratta di una marcia indietro importante: il 20 marzo scorso infatti, sempre il governo aveva deciso di “smantellare e bandire i terminali Starlink su tutto il territorio nazionale” nell’ottica di combattere il terrorismo islamista (i gruppi armati utilizzano proprio Starlink per connettersi a internet) e di mantenere uno stretto controllo sulle comunicazioni internet al Paese. Starlink infatti è una rete di satelliti in bassa orbita terrestre, di proprietà del miliardario Elon Musk, che può fornire l’accesso a Internet in aree remote o non coperte dagli operatori tradizionali, come le immense aree desertiche e remote del Mali. I kit Starlink sono costituiti da un router, un’antenna ricevente e accessori, pesano molto poco e si possono quindi facilmente spostare.
A marzo, le autorità maliane avevano stigmatizzato “l’uso incontrollato e illecito di questa tecnologia, che non è stata approvata in Mali” e secondo il governo potrebbe “favorire la prosperità delle azioni dei gruppi terroristici armati e costituisce una violazione delle regole del mercato”. Dopo aver “esaminato la fattibilità dell’uso legale” di Starlink, il governo ha deciso in senso contrario, autorizzando a partire da ieri la commercializzazione dei kit Starlink “per sei mesi”, il tempo cioè “mettere in atto” un quadro normativo e una piattaforma di registrazione e identificazione di tutti gli utenti”.
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