di: Andrea Spinelli Barrile | 9 Gennaio 2025
Il governo del Mali ha sciolto con decreto legge la Camera delle miniere ed ha creato un Consiglio provvisorio. Lo si apprende da una laconica dichiarazione del Consiglio dei ministri, in cui il governo si rammarica del fatto che non si siano mai svolte elezioni “credibili” per metterlo realmente al lavoro.
Nel 2016, il ministero delle Miniere aveva già chiesto una ristrutturazione dell’organismo “per trasformarlo in un’istituzione rappresentativa, legittima ed efficace per l’industria”. La Camera delle Miniere, creata nel 2004 e riorganizzata nel 2018 per rappresentare le parti interessate del settore minerario maliano, ha dovuto affrontare gravi difficoltà che ne ostacolavano il funzionamento democratico.
L’oro resta la principale esportazione del Mali, rappresentando circa il 70% delle esportazioni totali e contribuendo per il 25% alle entrate fiscali del Paese. Nel 2024, i ricavi delle esportazioni generati dal settore orafo supereranno i 1.926 miliardi di franchi, evidenziando l’importanza strategica di questa risorsa per l’economia nazionale.
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