di: Andrea Spinelli Barrile | 23 Maggio 2024
La giunta militare al potere in Mali ha annunciato di aver raggiunto un accordo con la società cinese Ganfeng Lithium per la gestione del sito di Goulamina, nel sud del Paese. Lo riportano i media maliani. L’accordo, annunciato dalle autorità transitorie maliane dopo sei mesi di trattative, consentirà all’azienda cinese Ganfeng Lithium sfruttare il sito per un periodo di 21 anni.
L’attività di questa miniera potrebbe iniziare già ad agosto e porterà il Mali nella cerchia dei Paesi produttori di litio, con prospettive di ricavi significativi. Il litio viene utilizzato soprattutto per la produzione di batterie, telefoni o automobili elettriche.
Goulamina è la prima miniera di litio del Mali e potrebbe rendere il Paese il principale produttore dell’Africa occidentale di questo minerale: con una superficie di 100 chilometri quadrati, Goulamina ha riserve stimate di oltre 50 milioni di tonnellate, con un’alta concentrazione di litio secondo i dati della società Leo Lithium, che iniziò il progetto ma poi si ritirò. Grazie all’applicazione del nuovo codice minerario adottato lo scorso anno, il 35% dei ricavi di Goulamina tornerà allo Stato del Mali e il 51% dei subappalti dovrà essere concesso ad aziende maliane. Il ministro dell’Economia, Alousseini Sanou, ha dichiarato che, quando sarà in piena attività, la miniera dovrebbe portare più di 100 miliardi di franchi Cfa (150 milioni di euro) all’anno nelle casse dello Stato, un quarto dei quali sarà mobilitato per lo sviluppo locale.
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