di: Redazione | 6 Luglio 2021
Solo 18 ore: questo il tempo che c’è voluto per erigere le pareti della prima scuola al mondo stampata in 3D che ha visto la luce qualche giorno fa nel villaggio di Kalonga, nell’area di Yambe, nel distretto di Salima, in Malawi.
Lo ha annunciato la società fornitrice di soluzioni di bioedilizia Holcim, che ha sviluppato il progetto in collaborazione con CDC Group, l’istituto finanziario per lo sviluppo del governo britannico, nell’ambito della joint-venture 14Trees.
“Sono molto orgoglioso di come i nostri colleghi di 14Trees abbiano implementato una tecnologia di stampa 3D all’avanguardia per risolvere un’esigenza infrastrutturale così essenziale. Ora che abbiamo dimostrato il concetto in Malawi, non vediamo l’ora di espandere questa tecnologia in tutta la regione, con progetti già in cantiere in Kenya e Zimbabwe”, ha dichiarato Miljan Gutovic, Region Head per l’Europa, il Medio Oriente e l’Arfica presso Holcim Group.
Questa scuola è la prova che la stampa 3D può svolgere un ruolo chiave nel colmare il divario delle infrastrutture educative nel mondo costruendo aule di alta qualità in modo sostenibile, conveniente e veloce su larga scala, in quanto questo innovativo processo riduce significativamente il tempo, i costi e i materiali utilizzati per la costruzione di alloggi e scuole, riducendo al contempo l’impatto ambientale di oltre il 50% rispetto ai metodi convenzionali. Nel solo Malawi, l’Unicef stima una carenza di 36.000 aule che richiederebbero 70 anni per essere costruite con metodi convenzionali. Secondo 14Trees, questo divario infrastrutturale potrebbe invece essere colmato in soli dieci anni con la stampa 3D.
Oltre alla scuola nel distretto di Salima, 14Trees ha anche costruito il suo primo prototipo di casa 3DP a Lilongwe, in Malawi, in sole 12 ore, rispetto ai quasi quattro giorni necessari con metodi convenzionali. [Da Redazione InfoAfrica] © Riproduzione riservata