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Libia: le attività petrolifere riprendono in tutto il Paese

di: Giulia Filpi | 7 Ottobre 2024

La Libia ha iniziato a incrementare la produzione di greggio dopo che la National Oil Corporation, l’azienda di proprietà statale, ha revocato lo stato di forza maggiore su tutti i giacimenti e i terminal petroliferi.

Nonostante l’annuncio della ripresa delle attività, l’attività del campo di Sharara, uno dei più importanti della Libia, presentava venerdì volumi ancora “invariati rispetto alla settimana precedente”. A sottolinearlo, in un tweet, era stato l’analista Jalel Harchaoui del Royal United Services Institute for Defence and Security Studies (Rusi), centro studi con sede a Londra. “Questo ci ricorda che una parte significativa della questione della leadership della Banca Centrale Libica non è ancora stata risolta. Sono ancora in corso importanti negoziati per i 9 seggi rimanenti del consiglio di amministrazione (board) e temo che questi negoziati possano essere di natura politica piuttosto che tecnocratica” ha aggiunto Harchaoui. La produzione del giacimento, che normalmente produce circa 260.000-270.000 barili al giorno, è comunque iniziata, secondo quanto riferito più tardi una fonte al sito di market intelligence Argus.

Il primo ministro del governo parallelo, Osama Hammad, ha annunciato la revoca dello stato di forza maggiore su tutti i giacimenti petroliferi, porti e impianti, nonché la ripresa della produzione e delle esportazioni. Hammad ha dichiarato in un comunicato che la revoca dello stato di forza maggiore è avvenuta nel contesto del sostegno agli sforzi compiuti dalla Camera dei rappresentanti, il parlamento di Bengasi, e dall’Alto consiglio di Stato di Tripoli, che hanno portato alla nomina del nuovo governatore per la Banca centrale della Libia, Naji Issa, e del suo vice Marai al-Barasi.

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