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Libia: gruppo statunitense svela piano per porto in acque profonde

di: Redazione | 23 Agosto 2018

Il gruppo statunitense Guidry ha reso noto uno studio di fattibilità per costruire un porto nei pressi della città di Susa, nel distretto nord-orientale di al-Jabal al-Akhdar vicino a Beida, che dovrebbe nelle intenzioni diventare il più grande porto in acque profonde del Nord Africa.
Secondo quel che viene riportato dai media libici, il porto multi-funzionale dovrebbe avere nella sua prima fase la capacità di movimentare fino a un milione di container unità equivalente a venti piedi (TEU) con un molo lungo 1350 metri e tre ormeggi lunghi 400 metri e una profondità di 18 metri.
Il gruppo Guidry, che si occupa di sicurezza e protezione, ha ottenuto nel 2012 l’autorizzazione da parte del ministero libico dei Trasporti di realizzare uno studio preliminare per il porto di Susa e, in seguito, ha partecipato insieme ad altre otto compagnie internazionale a una gara per costruire l’infrastruttura vincendola.
In base a quel che viene riportato dai media libici che ne danno notizia, lo studio di fattibilità è stato completato lo scorso anno ed è stato segnalato tra i Top 100 Critical Infrastructure Projects of the Year all’11° Forum globale delle infrastrutture svoltosi a Montreal.
Obiettivo del gruppo attraverso la costruzione del porto è “stimolare le attività economiche, contribuire a mettere fine al terrorismo e rafforzare gli elementi di un Paese di successo come gli Stati Uniti ad assistere la ripresa della Libia dopo il conflitto migliorando le condizioni umane, portando nuova linfa alla vita economica regionale e aiutare a posizionare la Libia come porta d’ingresso principale per il commercio in Nord Africa”.
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In questo numero abbiamo tentato un difficile fermo immagine su una situazione in continua evoluzione: tra segnali positivi, e dubbi sulla capacità del Paese di uscire dalle sabbie mobili in cui è impantanato.

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