di: Redazione | 6 Aprile 2017
ENAV, la società che amministra il traffico aereo civile in Italia, ha ottenuto un contratto dall’Autorità per l’aviazione civile della Libia (LCAA) per la realizzazione della torre di controllo e del blocco tecnico dell’aeroporto di Mitiga, nei pressi di Tripoli.
A comunicarlo è stata la stessa ENAV, specificando che il valore del contratto è pari a 5 milioni di euro e che i lavori saranno completati entro la fine del 2017.
In base a quel che viene reso noto, le nuove strutture che dovranno essere realizzate saranno tutte adeguatamente equipaggiate per l’erogazione dei servizi per la navigazione aerea volti a garantire la piena operatività e sicurezza dello scalo.
A causa dell’inagibilità dell’aeroporto di Tripoli, lo scalo di Mitiga viene attualmente utilizzato per servire i voli nazionali ed internazionali che attualmente possono atterrare e decollare in territorio libico. Grazie alla costruzione della nuova torre di controllo, si legge nel comunicato di ENAV, la Libia potrà garantire il massimo livello di efficienza e di sicurezza delle operazioni di volo.
Durante la fase di realizzazione del nuovo impianto, ENAV provvederà a fornire all’aeroporto di Mitiga una torre di controllo mobile, una struttura all’avanguardia che, grazie agli allestimenti tecnologici e alla qualità delle postazioni di lavoro, consentirà ai controllori del traffico aereo e al personale tecnico di operare nelle migliori condizioni.
“Questo risultato è stato ottenuto grazie anche alla sinergia tra le istituzioni ed in particolare al ruolo decisivo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che desidero ringraziare – ha detto l’amministratrice delegata di ENAV, Roberta Neri – Peraltro, per ENAV operare in Libia ha un’importanza strategica che va oltre la valenza economica del contratto. La zona sud del nostro spazio aereo confina con la Libia che attualmente è interdetta ai voli europei. Riuscire a favorire lo sviluppo del trasporto aereo e i collegamenti con l’Europa significa, in prospettiva, aumentare i flussi di traffico di interesse per il nostro Paese e quindi i ricavi da attività regolata, grazie al recupero di quelle rotte che, prima del divieto di sorvolo, attraversavano i nostri cieli”.[MV]
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