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L’Fmi approva erogazione di 248 mln di dollari all’Etiopia

di: Valentina Milani | 21 Gennaio 2025

Il Consiglio esecutivo del Fondo monetario internazionale (Fmi) ha approvato un’erogazione immediata di circa 248 milioni di dollari all’Etiopia per aiutare il Paese dell’Africa orientale a soddisfare le sue esigenze di bilancia dei pagamenti.

L’approvazione è arrivata dopo che l’Fmi ha completato la seconda revisione del programma quadriennale di Extended credit facility (Ecf) per l’Etiopia, secondo una dichiarazione rilasciata dal Fondo nel fine settimana.

L’accordo Ecf dell’Etiopia, per un totale di circa 3,4 miliardi di dollari, è stato approvato alla fine di luglio dello scorso anno. Il completamento della seconda revisione porta il totale delle erogazioni sotto questo programma a circa 1,611 miliardi di dollari.

Il pacchetto di finanziamento quadriennale mira a sostenere il programma di riforma economica nazionale dell’Etiopia, che si propone di affrontare gli squilibri macroeconomici, ripristinare la sostenibilità del debito estero e gettare le basi per una crescita più elevata, inclusiva e guidata dal settore privato.

La dichiarazione sottolinea che il funzionamento del mercato dei cambi esteri del Paese è migliorato grazie a significative misure di politica adottate dal governo.

Il Fondo ha anche messo in luce la necessità che le autorità etiopi continuino i loro sforzi per ripristinare la sostenibilità del debito, ampliare le reti di sicurezza sociale e mitigare l’impatto delle riforme sulle persone più vulnerabili.

“Continuare a limitare gli interventi della National Bank of Ethiopia (Nbe) sui mercati dei cambi e adottare ulteriori misure di politica per supportare lo sviluppo del mercato dei cambi sarà fondamentale per migliorare l’efficienza del mercato e approfondirlo. Politiche macroeconomiche prudenti, inclusa una politica monetaria restrittiva e l’evitare il finanziamento monetario dei deficit governativi, sono essenziali per ridurre gli squilibri e garantire la stabilità macroeconomica”, si legge nella nota.

© Riproduzione riservata

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