di: Valentina Milani | 17 Settembre 2024
Il Kenya ha stabilito una tabella di marcia triennale per il passaggio completo delle transazioni finanziarie del governo a una contabilità a capitalizzazione, in un nuovo piano di rendicontazione finanziaria che promette di ridurre il costo dei prestiti esteri.
L’idea è anche quella di fornire informazioni complete sul debito pubblico, la cui legittimità e l’utilizzo dei proventi sono diventati motivo di preoccupazione per l’opinione pubblica.
Come osserva The East African, questo avviene mentre il Tesoro nazionale ha riunito un comitato direttivo, presieduto dal Segretario principale Chris Kiptoo, per supervisionare la transizione delle operazioni finanziarie del governo dall’attuale sistema di contabilità basato sul contante, in uso dal 2014, che riconosce solo le transazioni che comportano uno scambio di contanti.
“Abbiamo avuto un problema con il sistema di cassa perché non vediamo un quadro completo di tutte le transazioni del governo. Non tutte le immobilizzazioni e le passività sono registrate nei libri contabili del governo”, aveva dichiarato ad agosto Jonah Wala, direttore responsabile dei servizi contabili del Tesoro nazionale, in un’intervista.
Secondo il nuovo piano, la cui piena attuazione è prevista per l’anno fiscale 2026/2027, la Tesoreria nazionale registrerà tutti i prestiti contratti dallo Stato nei libri contabili governativi e fornirà informazioni complete su dettagli chiave, tra cui il collegamento dei proventi dei prestiti a particolari progetti.
Attualmente, le fatture in sospeso, i debiti pensionistici e il debito pubblico non sono registrati nei libri contabili del governo, ma in registri governativi separati, una mossa che ha reso difficile, ad esempio, collegare il debito pubblico a particolari progetti, secondo il Tesoro nazionale.
Il sistema di contabilità di cassa del Kenya, in vigore negli ultimi 10 anni, si concentra esclusivamente sui contanti ricevuti, il che significa che solo le transazioni in cui i contanti sono stati ricevuti vengono registrate nei registri governativi. Metodo che si contrappone al sistema di contabilità per competenza che fornisce un quadro più completo della salute finanziaria del governo.
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