di: Redazione | 27 Agosto 2015
KENYA – E’ destinato a promuovere lo scambio di know-how, competenze e partenariato il memorandum d’intesa siglato a Nairobi tra la National Construction Authority del Kenya, il Consiglio Nazionale degli Architetti italiani, l’Associazione degli Architetti keniani e l’Associazione per il Commercio italo-keniana.
A segnalarlo sono i media specializzati italiani, citando l’architetto romano Dario Curatolo, delegato italiano alla firma, secondo il quale “è strategico e significativo che si metta nero su bianco l’intenzione di dare più contenuti e seguito prospettico ad accordi simili”.
L’intenzione è diversificare le attività delle aziende italiane in Kenya, finora concentrate prevalentemente nel settore del turismo sulla costa delle famose località balneari di Malindi e Watamu.
L’ingegnere Antonio Colleluori, da anni impegnato in Kenya e tra i promotori del memorandum, ha sottolineato il ruolo strategico che potrebbero svolgere nel paese le aziende italiane: “Mi riferisco in particolare ai nostri artigiani e professionisti che, svolgendo anche un ruolo formativo, si affermino sul territorio. Nessuno come gli italiani ha questa capacità imprenditoriale diffusa, che crea ricchezza e basi solide per una crescita continuativa: occorre ricordare che lo sviluppo passa attraverso il mix competenza-risorse e quindi Italia e Kenya possono fare moltissimo insieme”.
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