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Kenya: all’esame impatto del debito dei Paesi in via di sviluppo su lotta al cambiamento climatico

di: Redazione | 18 Dicembre 2023

Kenya, Colombia e Francia hanno incaricato negli scorsi giorni un team globale di esperti di esaminare l’impatto dei crescenti livelli di debito dei Paesi in via di sviluppo sulla loro capacità di affrontare la crescente minaccia del cambiamento climatico e di preservare la natura.

Il gruppo di revisione è stato lanciato a margine della recente Cop28 a Dubai, dopo che i tre Paesi avevano proposto la creazione di un team di esperti durante il vertice per un nuovo patto di finanziamento globale tenutosi a Parigi nel giugno di quest’anno.

“I livelli insostenibili del debito sovrano e dei pagamenti del servizio del debito affliggono molti Paesi emergenti e in via di sviluppo, costringendoli a rallentare la cura della natura e del clima e lo sviluppo delle loro economie, delle persone e dei servizi sociali semplicemente per evitare il default”, ha affermato Ali Mohamed, l’inviato speciale del Kenya per il cambiamento climatico, durante la conferenza stampa di lancio del rapporto, prima di aggiungere: “Ciò che dovremo realizzare è un nuovo metodo di guardare i flussi finanziari del mondo; una qualche forma di guida su come dovrebbe essere organizzata la finanza in un mondo che cambia continuamente, affrontando circostanze e crisi diverse”. Mohamed ha precisato che il team di esperti esaminerà come il sistema finanziario globale deve cambiare per consentire ai Paesi in via di sviluppo, in particolare, di affrontare meglio le molteplici crisi che stanno affrontando a causa del cambiamento climatico e della perdita di biodiversità.

L’indagine esaminerà anche la fattibilità e l’efficacia degli scambi debito-natura come mezzo per affrontare sia la crescente crisi del debito nei Paesi in via di sviluppo sia il crescente impatto del cambiamento climatico e della perdita di biodiversità. Gli swap debito-natura sono accordi tra un Paese e i suoi prestatori bilaterali o commerciali per cancellare parte dei suoi debiti o rinunciare agli interessi e l’importo risparmiato viene utilizzato per programmi di conservazione della natura e di mitigazione del cambiamento climatico.

In Africa, l’anno scorso la Banca africana di sviluppo (Afdb) ha respinto l’idea per i Paesi del continente, ma finora solo il Gabon è riuscito a realizzarne uno con successo, sollevando dubbi sulla sua fattibilità nel continente. Ci si aspetta che il team di esperti incaricato fornisca risposte anche a questo.

Negli ultimi 10 anni, il debito dell’Africa è cresciuto a dismisura ed è raddoppiato da meno del 30% del Pil in media nel 2013 al 60% entro la fine del 2022, e gli esperti avvertono che la sfida del debito è esacerbata dal cambiamento climatico. [Da Redazione InfoAfrica]

© Riproduzione riservata

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