di: Andrea Spinelli Barrile | 13 Novembre 2024
Il segretario generale del ministero dell’Agricoltura del Kenya, Paul Ronoh, ha invocato un passaggio a pratiche agricole “sostenibili e resilienti” per affrontare le crescenti sfide del Paese africano legate al cambiamento climatico, all’insicurezza alimentare e alla disuguaglianza sociale.
Lo riporta il quotidiano The Star, citando un’intervento di Ronoh al Simposio nazionale di agroecologia di Nairobi, in cui il segretario ha detto che sono necessari modelli agricoli trasformativi in grado di proteggere le risorse naturali, garantendo al contempo la sicurezza alimentare per le generazioni future. Secondo l’Economic survey 2022, il settore agricolo del Kenya ha visto la sua crescita rallentare, attestandosi allo 0,1% nel 2021, rispetto al 5,2% del 2020, un rallentamento attribuito a una combinazione di fattori, tra cui il cambiamento climatico, il degrado del suolo e del territorio, l’eccessiva dipendenza da fattori esterni, la perdita di biodiversità e gli effetti persistenti della pandemia di Covid, i disordini globali causati dalla guerra tra Russia e Ucraina.
I partecipanti al simposio si sono detti concordi sul fatto che l’agroecologia porti un approccio olistico all’agricoltura, che affronta pratiche agricole sostenibili, la conservazione della biodiversità e la resilienza climatica e che tutto questo è la chiave per trasformare i sistemi alimentari. Una posizione sulla quale sembra trovarsi d’accordo anche la società civile: Rosinah Mbenya, coordinatrice nazionale di Pelum, un’organizzazione regionale della società civile keniana, ha chiesto che l’agroecologia sia posta al centro dei dibattiti globali sul clima, in particolare alla Cop29 di Baku, in Azerbaigian, inauguratasi ieri: “È tempo di mettere gli agricoltori al centro della conversazione, soprattutto perché l’agricoltura rimane un mezzo di sostentamento fondamentale per milioni di keniani”.
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