di: Redazione | 19 Aprile 2019
Il via ufficiale ai lavori di costruzione della diga idroelettrica di Kandadji, sul fiume Niger, è stato dato nei giorni scorsi dal presidente Mahamadou Issoufou.
“Questo progetto non serve solo a produrre elettricità, ma anche a stimolare l’economia dell’area, rigenerare l’ecosistema del fiume, e creare le condizioni allo sviluppo locale” ha detto il capo di Stato, che segue da vicino il progetto da quando è stata esclusa l’azienda russa Zarubezhvodstroy, accusato di troppa lentezza nell’esecuzione dei lavori. Ora è un partner cinese, la China Gezhouaba Group Company, incaricato della realizzazione di questa infrastruttura energetica, a 150 km a Sud dalla capitale, Niamey.
Il progetto costa circa 1,2 miliardi di dollari e dovrebbe essere completato entro 5 anni. Tra i creditori figurano la Banca africana per lo sviluppo, la Banca islamica per lo sviluppo, la Banca Mondiale e l’Agenzia francese per lo sviluppo.
E’ dal 2008 che si tenta di avviare questo progetto di energia sul fiume Niger. Una volta completato dovrebbe contribuire alla produzione di 130 megawatt di energia ma anche all’irrigazione di 45.000 ettari di terre agricole.
Sulle conseguenze ambientali di questo progetto restano alcune riserve, poiché l’area sarebbe culla di un santuario di ippopotami. Circa 50.000 abitanti di 24 villaggi devono inoltre essere sfollati.
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