di: Redazione | 27 Agosto 2014
GIBUTI – Almeno due persone sono rimaste ferite nel corso di una sparatoria avvenuta ieri all’aeroporto internazionale di Gibuti in quello che diversi media regionali indicano come un tentativo d’attentato ai danni del presidente Ismail Omar Guelleh, mentre questi rientrava in patria dopo un viaggio all’estero.
In base alle ricostruzioni fornite sulla base di un comunicato diffuso dall’agenzia di stampa gibutina ADI, ad aprire il fuoco è stato un membro della Guardia repubblicana, che avrebbe ferito il medico personale di Guelleh e un altro alto ufficiale.
Secondo la stessa fonte, Guelleh sarebbe stato portato via dal luogo della sparatoria pochi minuti prima che questa cominciasse. L’autore del presunto attentato sarebbe nelle mani delle autorità militari gibutine.
Altre fonti riportano di uno scontro a fuoco tra la Guardia repubblicana e altri non meglio identificati uomini in tenuta militare. Le stessi fonti riferiscono di un dissidio tra ‘falchi’ e ‘colombe’ all’interno dell’entourage presidenziale sulla possibilità di avviare un dialogo politico con l’opposizione e porre in questo modo fine a una lunga crisi che si prolunga dalle ultime elezioni svoltesi a febbraio dell’scorso anno.
Tra il 17 e il 18 luglio scorsi, a Gibuti si sarebbe consumato un tentativo di colpo di Stato, conclusosi con l’arresto di decine di ufficiali delle forze armate sospettati di aver preso parte alla cospirazione.
Le autorità non hanno espresso alcun commento sulla notizia, così come rari sono i commenti sulla stampa internazionale che si è sporadicamente limitata a riportare le scarne informazioni provenienti perlopiù da fonti riconducibili all’opposizione politica gibutina.