di: Andrea Spinelli Barrile | 2 Aprile 2025
Il Fondo sovrano di Gibuti, strumento finanziario pubblico che investe in progetti strategici e sostiene lo sviluppo economico del piccolo Paese africano, sta valutando la possibilità, per il futuro, di investire in attività al di fuori del Paese. Lo ha rivelato il suo amministratore delegato Slim Feriani, citato dall’Agence Ecofin.
Sebbene i settori target non siano ancora stati specificati, il Fondo è chiaramente interessato ad asset diversificati e strategici in diverse aree chiave. Creato nel marzo 2020, sarebbe la prima volta che il Fondo sovrano gibutino investe all’estero: il Fondo prevede di raddoppiare i propri asset in gestione, raggiungendo oltre 1 miliardo di dollari entro i prossimi dieci anni. Per raggiungere questo obiettivo, intende rafforzare i propri investimenti concentrandosi su progetti ad alto rendimento.
Attualmente il Fondo sovrano di Gibuti detiene un portafoglio strategico valutato oltre 50 milioni di dollari e che comprende data center, impianti di energia rinnovabile e infrastrutture logistiche. Possiede inoltre una partecipazione in un progetto di energia solare nella regione di Grand Bara, controlla il 100% di Djibouti Telecom e detiene il 40% delle azioni della holding Great horn investment holding (Ghih), che riunisce diverse attività marittime e logistiche. Infine, il Fondo riceve il 20% dell’affitto annuale delle basi militari degli eserciti stranieri che si trovano a Gibuti.
Come strategia di investimento, il Fondo sovrano di Gibuti opera in co-investimento con partner privati per finanziare progetti di strutturazione: sostegno al settore privato, mobilitazione di capitali per le infrastrutture e l’industrializzazione, transizione energetica ed economia digitale sono le colonne portanti della sua azione, una strategia che mira a rafforzare la capacità di azione del Paese garantendo un migliore controllo dei progetti e dando priorità agli interessi nazionali.
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