di: Valentina Milani | 4 Dicembre 2024
Il Consiglio esecutivo del Fondo monetario internazionale (Fmi) ha completato la terza revisione del programma di Extended credit facility (Ecf) per il Ghana, del valore di 3 miliardi di dollari, con una durata di 36 mesi e approvato nel maggio 2023. Come sottolinea l’Fmi in una nota, il completamento della revisione consente un immediato esborso di 269,1 milioni di Diritti Speciali di Prelievo (circa 360 milioni di dollari), portando a circa 1,9 miliardi di dollari il totale dei fondi erogati al Ghana nell’ambito del programma.
Le politiche e le riforme avviate dal Ghana grazie al supporto del programma Fmi hanno mostrato risultati incoraggianti, secondo quanto riferito nel comunicato. Dopo le gravi pressioni economiche e finanziarie del 2022, il programma ha fornito un quadro credibile per l’adeguamento delle politiche macroeconomiche e l’avvio di riforme strutturali volte a ristabilire la stabilità macroeconomica e la sostenibilità del debito, gettando al contempo le basi per una crescita più elevata e inclusiva, riferisce l’Fmi. I progressi si riflettono in una rapida ripresa della crescita economica, una diminuzione dell’inflazione, seppur lenta, e un miglioramento delle posizioni fiscali ed esterne. Nonostante ciò, il quadro economico a medio termine resta favorevole ma esposto a rischi, tra cui le elezioni e le sfide nel settore energetico.
Le autorità ghanesi hanno compiuto progressi significativi nella ristrutturazione del debito pubblico. Dopo il successo della ristrutturazione del debito interno e un accordo con il Comitato dei creditori ufficiali del Ghana nell’ambito del G20 Common Framework nel giugno 2024, il governo ha completato lo scambio dei suoi Eurobond rispettando i parametri del programma. Sono in corso negoziati intensificati con i restanti creditori commerciali esteri per una ristrutturazione coerente con gli obiettivi del programma, si legge nella nota.
La performance fiscale del Ghana è in linea con l’obiettivo di un surplus primario dello 0,5% del Pil, nonostante le pressioni di spesa derivanti da una recente siccità e dalle difficoltà nel settore energetico. Per il futuro, le autorità si impegnano a consolidare ulteriormente le finanze pubbliche, puntando a un surplus primario dell’1,5% del Pil entro il 2025 attraverso un aumento delle entrate domestiche e la razionalizzazione delle spese non prioritarie, garantendo al contempo un ampliamento dei programmi sociali per proteggere i più vulnerabili dagli effetti degli aggiustamenti politici.
La Banca del Ghana (BoG) ha mantenuto una politica monetaria prudente per sostenere la riduzione dell’inflazione e ha avviato misure per ricostituire le riserve internazionali. Sono stati compiuti passi significativi per rafforzare la stabilità del settore finanziario, tra cui il sostegno alla ricapitalizzazione delle banche di proprietà statale.
In una dichiarazione rilasciata a seguito della discussione del Consiglio esecutivo, il vice direttore generale del Fondo, Bo Li, ha sottolineato che “la strategia economica delle autorità sta producendo risultati evidenti, con segnali chiari di stabilizzazione dell’economia. Tuttavia, è essenziale proseguire con l’attuazione del programma per ristabilire pienamente e durevolmente la stabilità macroeconomica e la sostenibilità del debito, affrontando al contempo le vulnerabilità strutturali di lungo periodo.”
L’Fmi ha ribadito l’importanza di mantenere la disciplina fiscale, affrontare con urgenza le sfide nel settore energetico e proseguire gli sforzi di ristrutturazione del debito, garantendo al contempo un quadro di politiche che favorisca una crescita economica sostenibile e una riduzione della povertà.
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