di: Céline Dominique Nadler | 31 Luglio 2024
Atmosfera festosa a Kouguleu, un piccolo villaggio situato a circa 55 km da Libreville, capitale del Gabon, dove si è svolta la cerimonia di degustazione di riso “made in Gabon”, organizzata dal Programma Nazionale di Selezione Varietale e Miglioramento della Produzione Sementiera (Pnsav-Ps).
Un’occasione per i partecipanti di scoprire il sapore delle diverse varietà di riso bianco e nero sviluppate negli ultimi sette anni da questo programma guidato dalla ricercatrice Yonelle Déa Moukoumbi.
Al di là del gusto e della qualità, le varietà di riso “made in Gabon” hanno la particolarità di avere un rendimento elevato e di essere anche resistenti alle malattie, secondo la Moukoumbi.
Questo programma mira a mostrare ai gabonesi che la coltivazione del riso “made in Gabon” è una realtà e che può competere con quelli che si trovano nei mercati, ma soprattutto consentire importazioni di un alimento di base costato 62,5 milioni di euro allo Stato del Gabon nel 2023.
“La sperimentazione ha scoperto che possiamo coltivare il riso e commercializzarlo anche oltre i nostri confini. Oggi il Pnsav-Ps deve essere sostenuto finanziariamente in questo progetto affinché la coltivazione del riso diventi parte delle nostre abitudini come nel caso della manioca”, ha affermato Rachel Manfoumbi, tecnica di laboratorio, augurandosi di ottenere l’approvazione dal ministero dell’Agricoltura, per giungere all’autosufficienza nel settore del riso.
Per lo sviluppo delle cinque varietà attualmente pronte per la registrazione, il Pnsav-Ps ha lavorato in collaborazione con Kafaci (organismo intergovernativo sudcoreano), l’Agenzia giapponese per la cooperazione internazionale (Joca) e AfricaRice.
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