di: Valentina Milani | 28 Gennaio 2025
Le start-up africane hanno raccolto 3,2 miliardi di dollari nel 2024 attraverso oltre 530 accordi di investimento. Lo si apprende dal rapporto annuale pubblicato nei giorni scorsi dalla società Partech che evidenzia che, nonostante una diminuzione del 7% rispetto al 2023, il settore della tecnologia in Africa ha dimostrato una buona capacità di resistenza, dopo un calo più marcato del 46% registrato nel 2023.
Tra i Paesi che hanno attratto il maggior interesse da parte degli investitori figurano Nigeria, Sudafrica, Egitto e Kenya, con i Paesi francofoni leggermente più distanti. Il Marocco si è posizionato sesto, seguito da Senegal e Costa d’Avorio, rispettivamente all’ottavo e nono posto.
Circa due terzi dei fondi investiti sono stati destinati a partecipazioni nel capitale delle start-up, mentre il restante terzo è stato concesso sotto forma di prestiti.
Più della metà dei fondi raccolti è stata dedicata allo sviluppo di servizi finanziari, con la FinTech che si conferma il settore di punta. Tra le operazioni più rilevanti del 2024 spicca un finanziamento di 250 milioni di dollari assegnato alla banca online Tyme Group, sostenuta dal miliardario sudafricano Patrice Motsepe.
Oltre alla FinTech, settori come la mobilità e l’educazione hanno visto un aumento dei fondi raccolti, riflettendo l’interesse crescente per soluzioni innovative in questi ambiti.
Il rapporto di Partech evidenzia che il divario di genere nel settore tecnologico rimane significativo. I progetti guidati da donne hanno attirato solo il 7% degli investimenti totali, segnalando la necessità di maggiore inclusività nel settore.
Le start-up africane continuano a rappresentare un motore di innovazione e crescita per il continente, con un mercato sempre più dinamico nonostante le sfide economiche globali.
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