di: Enrico Casale | 31 Dicembre 2024
I ministri degli Esteri di Egitto e Sudan si sono incontrati nei giorni scorsi per discutere di questioni di cruciale importanza per la regione. Il focus principale dell’incontro è stato il tema della sicurezza idrica, una questione di vitale importanza per entrambi i Paesi, situati a valle del Nilo. Le tensioni con l’Etiopia, impegnata nella costruzione di una grande diga sul fiume, sono state al centro della discussione. I due ministri hanno ribadito la necessità di una cooperazione più stretta per proteggere le proprie risorse idriche e hanno sottolineato l’importanza di trovare una soluzione condivisa alla disputa con l’Etiopia.
I ministri hanno inoltre discusso della situazione in Somalia, sottolineando l’importanza di rispettare la sovranità e l’integrità territoriale del Paese. Hanno espresso sostegno agli sforzi della Somalia nella lotta al terrorismo e hanno accolto con favore i recenti sforzi di riconciliazione tra Somalia ed Etiopia.
Il ministro degli Esteri egiziano ha ribadito il pieno sostegno del suo Paese al Sudan, colpito da un grave conflitto armato. Ha lanciato un appello per un immediato cessate-il-fuoco e ha sottolineato l’importanza di garantire l’accesso agli aiuti umanitari per le milioni di persone in difficoltà.
L’incontro tra i ministri degli Esteri di Egitto e Sudan si inserisce in un contesto regionale complesso. I dossier sono molteplici a partire dall’annosa disputa legata alla costruzione della Grande diga del millennio (Gerd) sul Nilo, per continuare con l’accordo tra Etiopia e Somaliland e la lotta all’integralismo islamico in Somalia. I temi sul tavolo hanno portato a una ridefinizione dei rapporti tra i Paesi dell’area. Egitto ed Eritrea hanno ricucito i rapporti con la Somalia per contenere l’attivismo etiope. L’Etiopia, da parte sua, ha ripreso i rapporti con Kenya e Uganda sia nel campo della difesa sia in quello degli investimenti per le infrastrutture.
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