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Costa d’Avorio: proteggere il parco Tai dai danni minerari

di: Celine Camoin | 15 Ottobre 2024

L’Ufficio ivoriano dei parchi e delle riserve naturali ha annunciato un progetto di gestione integrata del paesaggio attorno alla sorgente del fiume Hana, per combattere gli impatti delle attività antropiche, in particolare la ricerca di oro, nel parco nazionale di Tai, nell’ovest del Paese, e sulla vita delle popolazioni locali.

Il progetto, volto a preservare al meglio gli obiettivi di conservazione del Parco Nazionale Tai e le condizioni di vita dei residenti locali, è stato presentato e approvato durante la terza sessione ordinaria del Comitato di Gestione Locale di questo parco naturale, seconda foresta primaria africana, iscritto nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco.

Il progetto è stato avviato per combattere il degrado del territorio causato dalla ricerca illegale dell’oro e la minaccia dei prodotti tossici derivanti da questa pratica, nonché dei pesticidi utilizzati nell’agricoltura sull’ecosistema del fiume Hana, situato per l’80% all’interno del parco nazionale Tai. Studi hanno rivelato la presenza di tracce di pesticidi all’ingresso del Parco Nazionale Tai, situato a valle, così come di metalli pesanti come il mercurio proveniente dalla ricerca illegale dell’oro nelle acque del fiume.

Il progetto consentirà di siglare accordi con le comunità per combattere l’estrazione illegale dell’oro e promuovere pratiche agricole sostenibili, inclusa l’agroecologia basata sull’uso di biopesticidi e un uso ridotto di fertilizzanti minerali.

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