di: Redazione | 2 Ottobre 2018
Trasformare localmente il 50% della produzione di cacao, il fiore all’occhiello dell’economia ivoriana, entro il 2020: è questo l’obiettivo del governo della Costa d’Avorio, e in particolare del ministero dell’Agricoltura del Paese dell’Africa Occidentale.
“Il nostro Paese ambisce a portare la percentuale della trasformazione di cacao dal 33 al 50% entro il 2020” ha detto Mamadou Sangafowa Coulibaly, il ministro dell’Agricoltura, nel primo giorno delle “Giornate nazionali del Cacao e del Cioccolato” che si stanno svolgendo in questo periodo nella capitale economica, Abidjan.
Attualmente, 580.000 tonnellate di cacao sono oggetto di trasformazione, rispetto ad una produzione locale di 21 milioni di tonnellate registrata nell’ultima stagione. Sono 12 le unità di trasformazione industriale attive sul territorio nazionale.
Il ministro ha ricordato gli incentivi concessi agli operatori del comparto della trasformazione, come agevolazioni fiscali e le quote riservate all’export; ha anche sottolineato che sono in corso discussioni con istituti finanziari, in particolare la Banca africana per lo sviluppo e la Banca Mondiale, e programmi dì investimenti per la creazione di agropoli per il caffè e il cacao.
Durante l’ultima stagione, la Costa d’Avorio ha mantenuto il suo primato mondiale con 2,019 tonnellate. Le risorse del cacao rappresentano il 20% del Pil e il 50% dei proventi delle esportazioni. Circa 6 milioni di ivoriani lavorano nel settore del cacao.
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