di: Andrea Spinelli Barrile | 13 Giugno 2024
La Repubblica centrafricana ha sospeso le attività di una compagnia mineraria cinese per legami con gruppi armati. Lo riportano i media locali.
Il ministero delle Miniere centrafricano accusa la Daqing sarl, una società cinese di estrazione di oro e diamanti, di “attività di esplorazione, cooperazione con gruppi armati, sfruttamento illegale, ingresso illegale di entità straniere nelle aree minerarie, mancato pagamento delle tasse e mancata rendicontazione delle attività”. Daqing operava a Mingala, una città nel sud della Repubblica centrafricana, gravemente danneggiata dagli scontri tra esercito e gruppi antigovernativi nel corso degli anni.
Le fabbriche e le miniere cinesi nella Repubblica centrafricana non sono estranee ai conflitti locali: il mese scorso, quattro lavoratori sono rimasti uccisi in una miniera d’oro di proprietà cinese durante un attacco, nel 2023, nove cittadini cinesi sono morti in un’altra miniera d’oro e, nel 2020, due cittadini cinesi sono morti quando alcuni locali hanno organizzato una protesta contro una miniera cinese nel sud del Paese. Lo scorso anno alcuni minatori cinesi sono invece stati tratti in salvo dai mercenari russi, dopo che si erano rifugiati nella miniera in cui operavano per paura di un attacco imminente da parte di un gruppo armato.
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