di: Céline Dominique Nadler | 5 Febbraio 2025
Il Fondo monetario internazionale (Fmi) e il Camerun hanno raggiunto un accordo sulla settima revisione dei programmi economici del Paese. Questo nuovo impegno apre la strada a un esborso di 73 milioni di dollari (46,1 miliardi di Fcfa) per gli accordi Extended Credit Facility (Ecf) e Extended Credit Mechanism (Ecm), nonché 45,6 milioni di dollari (28,8 miliardi di Fcfa) per il programma Resilience and Sustainability Facility (Rsf), per un totale di 118,6 milioni di dollari.
La crescita economica del Camerun ha raggiunto il 3,2% nel 2023 e si prevede che accelererà al 3,9% nel 2024. L’inflazione, che ha gravato pesantemente sulle famiglie, è scesa al 4,6% a novembre 2024, rispetto al 7,5% dell’anno precedente. Anche le finanze pubbliche mostrano segnali di miglioramento. Si prevede che il deficit primario non petrolifero scenderà al 2% del Pil nel 2024, dal 2,5% del 2023. L’aumento del 5% delle entrate non petrolifere, in particolare grazie alle imposte sulle società e alle imposte indirette, contribuisce a questa dinamica.
In una nota, il Fmi accoglie con favore questi progressi, ma sottolinea anche i ritardi in alcune riforme chiave. Restano in sospeso la ristrutturazione della National Refining Company (Sonara) e la revisione della legge del 2013 sugli incentivi agli investimenti. Sono previsti ulteriori sforzi nella governance delle industrie estrattive, nella riforma delle imprese pubbliche e nella gestione delle finanze pubbliche. “Si incoraggiano le autorità a raddoppiare gli sforzi per completare le importanti misure previste dal programma”, ha sottolineato Cemile Sancak, capo della missione del Fmi per il Camerun.
Nell’ambito dell’Rsf, il Camerun sta rafforzando la sua azione per il clima. Sono state elaborate linee guida per l’integrazione delle problematiche ambientali nei progetti di investimento. Il Paese sta inoltre lavorando per migliorare la preparazione alle catastrofi aggiornando la legislazione in materia di protezione civile e rafforzando la governance del settore forestale.
Nel complesso, le prospettive rimangono positive, con una crescita prevista al 4,5% nel medio termine e un’inflazione sotto controllo. Tuttavia, il successo di questo programma dipenderà dalla volontà del governo camerunense di accelerare le riforme, soprattutto in vista delle elezioni presidenziali del 2025.
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